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Vitart parcours è sulla buona strada

 Ivan Pedrazzi, Rivista Lugano
www.rivistadilugano.ch

Salvo imprevisti, a fine settembre sarà agibile ad Aranno il percorso boschivo di oltre 600 metri lungo il quale si potranno trascorrere momenti gradevoli all’aria aperta in un ambiente in cui l’arte, il gioco, il fitness e la lettura incontrano la natura. Ripristinato il sentiero, sono state posate panchine e rastrelliere per le bici. La casetta dei libri per i bambini è pronta e stanno prendendo forma le postazioni di gioco. Seguirà l’inserimento di tavoli da pic-nic, concepiti anche per accogliere laboratori creativi. I primi tre interventi artistici saranno visibili il mese prossimo.


Sono settimane impegnative per Omar Antonelli, Mya Lurgo e Alessia Ballabio, i tre fondatori di Aranno Land Art. Associazione con scopi culturali e ricreativi, si sta dedicando al suo primo progetto: un percorso tra arte e natura nei boschi del villaggio malcantonese denominato Vitart parcours. La realizzazione sarà condotta in tre tappe. 
Destinato a famiglie, turisti e sportivi e accessibile gratuitamente, Vitart parcours è stato presentato la scorsa primavera in contemporanea con il lancio di una campagna divulgativa finalizzata alla raccolta di finanziamenti per la prima tappa. «L’iniziativa non ha dato i risultati sperati. Questo però non ci frena nel ritentare con la seconda tappa», spiega Mya Lurgo. Grazie a donazioni private e sponsorizzazioni di aziende è stato possibile racimolare 24mila franchi così che i lavori sono potuti cominciare. Da segnalare anche un rimborso spese di 3mila franchi per l’esecuzione delle opere di Land Art da parte dell’Ente regionale di sviluppo del Luganese. Ammirevole il contributo di alcuni volontari.

Ad inaugurare il cantiere è stata l’impresa forestale De Stefani. «Causa Covid-19 – prosegue Mya Lurgo – abbiamo purtroppo subito ritardi sulla tabella di marcia, ma confidiamo nel bel tempo di settembre e ottobre. In questi giorni si stanno ultimando i lavori di riorganizzazione della fermata “Maestà” all’ingresso del sentiero, con la posa di due panchine, una rastrelliera per le bici e la casetta del libro per favorire il deposito e lo scambio di testi per bambini. Stanno inoltre prendendo forma alcune postazioni di gioco, come la capanna, un divertimento antico da riscoprire»

 Il pubblico potrà disporre del «nido gigante» e del «Cocoon», una tenda «a goccia» sospesa in una spirale di legni ideale per il relax. Sono inoltre previste un paio di amache e diverse piattaforme per godersi la pace del bosco oppure dedicarsi allo yoga, allo stretching o a giochi senza pensieri. «Tutte installazioni realizzate con legni di recupero», tiene a precisare l’ideatrice del percorso. 

La prima tappa comprende anche tavoli da pic-nic, predisposti per accogliere laboratori creativi, e tre interventi artistici a cura della stessa Mya Lurgo: il Principe del Bosco, l’Orto d’artista e il Nido gigante. Sono in corso accordi con artisti locali per l’allestimento delle tappe successive, nonché una residenza d’artista presso Nellimya Arthouse per favorire lo scambio creativo con realtà estere.